Quanto ci si mette a fare un vaso? Dipende!

Quanto ci si mette a fare un vaso? Dipende!

Per lavorare con la ceramica, la prima cosa che serve è la pazienza. Per creare un qualsiasi oggetto ci vuole tempo, talvolta pochi giorni, talvolta settimane o addirittura mesi!

Voglio qui raccontarvi i vari step di lavorazione cosicché abbiate un’idea di ciò che un prodotto artigianale in ceramica ha bisogno per poter arrivare nelle vostre mani.

Partiamo dalla materia prima, l’argilla, o terra per gli amici.

La si può trovare a bordo strada, lungo i fiumi, oppure spedita comodamente a casa! Ci sono infiniti impasti con diverse caratteristiche, in base al tipo di oggetto si predilige l’uno o l’altro. Io lavoro quasi sempre al tornio per cui opto sempre per terre con una grana non troppo grossa.

Se volete approfondire gli argomenti vi consiglio un corso di ceramica e/o dei manuali teorici poiché una pagina di un sito vi può dare solo un piccolo assaggio dell’infinito mondo della ceramica! :)

 

1° step: impastare l’argilla. In base al peso uso differenti tecniche.

Se arriva direttamente dal panetto di argilla nuovo potrebbe non essere necessario.

 2° step: creare l’oggetto/gli oggetti - al tornio o lastra nel mio caso ma ci sono tante tecniche differenti da poter utilizzare tra cui il colombino, il pizzicato, gli stampi, etc.

Al tornio ci metto poco a creare un oggetto (anche se tanto per imparare ad usarlo), più tempo ad asciugare a causa dell’acqua e si producono più scarti da riciclare, mentre a mano il processo è più lento (ma ci si mette meno tempo ad imparare).

3° step: lasciare asciugare lentamente l’oggetto fino a durezza cuoio, durezza alla quale poter rifinire l’oggetto senza che sia troppo fragile. Nel mio caso pongo nuovamente l’oggetto sul tornio e modifico la parte sottostante. A durezza cuoio posso anche decorare con incisioni, colorare con ingobbi, bucare o aggiungere parti all’oggetto.

4° step: lascio asciugare completamente l’oggetto, a questo stadio l’argilla è fragilissima. In base alla forma, lo spessore, la grandezza, la terra utilizzata, l’umidità, etc, potrebbe volerci qualche ora o giorni.

5° step: Prima cottura - Biscottatura. Ossia prima infornata a 980°/1040°. Questa cottura non è indispensabile ma utilizzata nella maggior parte dei casi per evitare spiacevoli problematiche in fase di cottura con smalto. Questa cottura può durare qualche ora (7/8) o anche molto di più se all’interno del forno ci sono oggetti che potrebbero causare esplosioni o rotture come nel caso di oggetti molto spessi o con grosse differenze di spessori.

Da che era solo argilla il nostro oggetto è diventato ceramica.

Nel caso in cui volessi lasciarlo a questo stadio non ci sarebbero problemi se lo volessi utilizzare come oggetto decorativo o come vaso da fiori ma se volessi utilizzarlo per mangiare o bere, la superficie, ancora molto porosa e quindi con un elevata percentuale di assorbimento (di più o di meno in base al tipo di impasto), non sarebbe in grado di essere pulita adeguatamente oltre a non essere impermeabile.

6° step: Smaltatura/decorazione. Dopo aver biscottato il nostro oggetto, ho diverse possibilità. Posso smaltare, decorare con ossidi o ingobbi, posso decorare a maiolica o sbizzarrirmi con tecniche miste. Nel mio caso utilizzo principalmente smalti (talvolta anche ossidi e ingobbi).

Che sia solo decorativa o funzionale, la smaltatura, come del resto tutti gli step di lavorazione, è un processo con tantissime variabili. Lo smalto è quello che rende impermeabile un oggetto. Vado quindi a immergere o versare lo smalto sul mio oggetto, il biscotto assorbe l’acqua e rimane uno strato di materiale polveroso che in seconda cottura cambierà completamente aspetto vetrificando. Lascio asciugare bene lo smalto e il mio oggetto è pronto per lo step finale.

7° step: Seconda cottura. I gradi dipendono dall’impasto e dagli smalti utilizzati, si va dai 950° a più di 1300°. Questa seconda cottura può anch’essa come la prima durare qualche ora o anche giorni in base al tipo di cottura, al tipo di forno etc. anche se avendo già fatto una prima cottura, nella prima fase del ciclo potrò aumentare la temperatura un po’ più velocemente in quanto le molecole d’acqua all’interno del corpo del mio oggetto non saranno più presenti. Gli impasti che arrivano ad alte temperatura hanno una più bassa percentuale di assorbimento dell'acqua fino ad arrivare in alcuni casi allo 0%, in questo caso è proprio l'impasto a vetrificare.

Per alcuni oggetti ci può essere anche una terza cottura, o si possono utilizzare altre tecniche di cottura come il raku, il pit firing, etc, ma non nel mio caso.

8° step: Tutto pronto, o quasi, per essere impacchettato e spedito o consegnato nelle vostre mani! Alle volte tratto ancora alcuni oggetti per togliere dei segni o per rendere idrorepellente la superficie della terra nuda o metto della cera su alcuni oggetti decorativi, aggiungo i fili per appendere i porta vasi etc.

Senza contare il tempo speso per la pulizia, il riciclo dei materiali, gli ordini, la burocrazia, insomma tutto ciò che riguarda la gestione di un laboratorio artigianale!

Inoltre, essendo che un forno consuma tanta energia, ogni volta bisogna avere abbastanza oggetti da riempirlo completamente prima di farlo partire, motivo per cui è davvero difficile rispondere alla domanda “quanto ci metti a fare questo vaso?”

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